Da quando VisiCalc (nel 1979) ha rivoluzionato il modo di fare i calcoli negli uffici, il foglio elettronico è diventato una risorsa chiave per la produttività aziendale. Velocizzare le lunghe sequenze di operazioni numeriche non è il solo motivo del successo di questo strumento che, nel corso del tempo, è diventato sempre più funzionale al supporto decisionale, alle simulazioni e alla condivisione dei dati. Poter sistematizzare i numeri, studiarne le dipendenze e le variazioni sulla base di modelli condivisi, quindi rispondere a domande del tipo what-if per vedere che cosa succede se cambiano alcune variabili è utile per valorizzare il potenziale contenuto nei dati, sia per prendere decisioni informate sia per collaborare con altre persone. Le capacità di rappresentazione dei dati e la semplicità d’uso del foglio elettronico sono le doti chiave dei più recenti strumenti interattivi per business intelligence introdotti sul mercato, pensati per rendere accessibili alle persone delle line-of-business le elaborazioni analitiche sui dati, senza la mediazione dei tecnici IT o dei data scientist. Strumenti come Power BI aiutano oggi a mettere in pratica i concetti dell’impresa data-driven, dove dipendenti e collaboratori ad ogni livello possono avvantaggiarsi dei dati, sia che si tratti di definire le strategie del piano industriale aziendale sia la migliore configurazione della logistica sulla base del flusso degli ordini. Grazie alla presenza di funzioni intuitive, non più complesse di quelle offerte da Excel, anche le persone che non hanno competenze di programmazione o di statistica possono effettuare manipolazioni, analisi e rappresentazioni visive dei dati. Le capacità di rappresentazione aiutano a dare corpo ai numeri, facilitando l’individuazione di discontinuità, trend e correlazioni che con un foglio elettronico tradizionale rischierebbero di restare invisibili. Un’opportunità per sfruttare il valore dei dati nel lavoro di tutti i giorni, da introdurre in azienda attraverso una corretta informazione degli utenti e la formazione specifica di chi, dal lato IT, deve rendere gli archivi dati adatti alle nuove modalità di fruizione, sia sotto il profilo delle performance sia della sicurezza.

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